Alessandra Meniconzi
Alessandra Meniconzi ha deciso di esporre fotografie scattate durante i suoi viaggi in Siberia e Mongolia. In Siberia ha documentato la vita dei Nenets, popolo nomade che in parte vive dell'allevamento delle renne nella tundra e che è minacciato sia dai cambiamenti climatici sia dall’estrazione di gas e petrolio. In Mongolia ha invece fotografato i cacciatori di aquile kazaki, la cui tradizione ha origine millenarie.
"Un volto, una luce, uno sguardo che penetra l’obiettivo e ti racconta, in un caleidoscopio di immagini, la realtà della vita, la quotidianità dei semplici, il sogno di vivere in simbiosi con un ambiente sano e pulito.
Mi piace testimoniare le espressioni di un mondo nel quale la seduzione del progresso non altera tradizioni e culture, convivendo con esse senza sconvolgerle, e rende ogni uomo felice protagonista della propria esistenza: questo mi attrae irresistibilmente e mi fa sentire fortunata di essere fotografa” (A. Meniconzi).
Alessandra Meniconzi ha sempre amato i viaggi e la fotografia.
Formatasi come grafica non esita a cambiare percorso e partire, macchina fotografica alla mano, per le sue prime emozionanti spedizioni in territori sempre più lontani: dalle remote e discoste regioni dell’Africa e dell'Asia all'estrema desolazione ghiacciata dell'Artico, alla ricerca di un profondo contatto umano con altre culture.
Non è tanto il paesaggio in sé che l’attrae, quanto gli esseri animati che lo popolano e che in esso si muovono, come in un teatro nel quale ogni essere vivente è elemento scenografico ed attore al tempo stesso.
Alessandra ha ricevuto numerosi importanti riconoscimenti e premi in concorsi fotografici internazionali ed è autrice di innumerevoli pubblicazioni su diversi magazine di cultura e di viaggio.
Ettore Silini
L'artista presenta un mondo a noi più vicino, ma non per questo meglio conosciuto.
Le sue fotografie mostrano gli insetti locali, rappresentati in tutta la loro bellezza grazie all’utilizzo di macrofotografie che ne illustrano ogni particolare. Questi incontri ravvicinati gli svelano dei colori e dei dettagli inimmaginabili. Gli insetti vengono visti come dei veri e propri personaggi ed è questo modo di ritrarli che rappresenta la particolarità dei suoi scatti: il fine non è solo documentare la morfologia dell’insetto, ma creare un ritratto che esalti nell’insieme la bellezza di questi individui che convivono con noi da sempre e che sono poco conosciuti.
“Chiudere gli occhi per un istante e riaprirli in un mondo popolato da buffi individui che vestono i colori dell'arcobaleno. Osservarli, meravigliarsi e perdersi nell' infinità di dettagli che confermano la nostra diversità. Esplorare quel piccolo universo che calpestiamo giornalmente. Svelare la bellezza celata nel semplice e nell' inconsueta realtà. Tutto questo mi emoziona, e perché no, mi permette di tornar bambino per qualche istante!
Click!” (E. SIlini)
Ettore Silini (Mendrisio, 1978) si è appassionato fin da piccolo di insetti e con l’arrivo dell’era del digitale apprende la tecnica della macrofotografia da autodidatta. Cavalletto in spalla e macchina fotografica al collo, inizia il suo viaggio alla scoperta di un nuovo mondo a km zero. Studia le abitudini degli insetti locali, le loro caratteristiche e ricerca nuove tecniche per andare oltre la macrofotografia classica per riprendere con il massimo rispetto queste piccole creature vive.